Blog > Salute a domicilio > Digitalizzazione e assistenza domiciliare: Un binomio vincente per pazienti e professionisti
Blog > Salute a domicilio > Digitalizzazione e assistenza domiciliare: Un binomio vincente per pazienti e professionisti
Publié le 1 Aprile 2025 • Lecture : 8 min read
Di fronte all’invecchiamento della popolazione, all’esplosione delle malattie croniche e alla necessità di alleggerire la pressione sugli ospedali, l’assistenza domiciliare si impone come una soluzione umana, personalizzata ed efficace. Ma dietro una gestione che può sembrare fluida si cela una realtà ben più complessa per i professionisti della salute: percorsi da pianificare, carico amministrativo elevato, complessità organizzative…
Fortunatamente, la digitalizzazione sta cambiando le regole del gioco, offrendo risposte concrete. Grazie agli strumenti digitali, come i software per l’ottimizzazione dei percorsi o le cartelle cliniche elettroniche, oggi è possibile migliorare la reattività e la precisione delle cure a domicilio, rendendole allo stesso tempo più vicine ai bisogni specifici di ciascun paziente. Vediamo come.
Indice dei contenuti:
In ospedale, gli operatori sanitari hanno tutto a portata di mano: attrezzature, équipe, informazioni. A domicilio, la situazione è ben diversa: spesso si trovano soli, senza supporto logistico, e devono gestire un territorio ampio e non sempre ben servito. In alcune zone rurali, la carenza di personale sanitario rende tutto ancora più difficile.
Le visite si susseguono, i chilometri anche. Il tempo è poco, proprio mentre i pazienti richiedono un’assistenza più attenta, più profonda, più adatta alle proprie patologie. Gli operatori sanitari si destreggiano tra orari serrati, imprevisti e un carico emotivo non indifferente, spesso a scapito della relazione umana.
Una buona assistenza passa da un buon monitoraggio. Ma senza strumenti digitali adeguati, la circolazione delle informazioni tra gli operatori è difficoltosa. Troppo spesso, infatti, la collaborazione si basa ancora su telefonate o appunti scritti a mano. Tra medici, infermieri, fisioterapisti e operatori socio-sanitari, la gestione degli orari senza uno strumento condiviso diventa un vero rompicapo logistico. Il risultato? Telefonate ripetute, rischi di dimenticanze, sovrapposizioni, perdite di tempo… e, alla fine, una qualità delle cure che ne risente.
Ed è proprio qui che la digitalizzazione può fare davvero la differenza. In che modo?
La digitalizzazione è la risposta alle sfide dell’assistenza domiciliare.
Piattaforme come AntsRoute permettono di pianificare i percorsi in modo intelligente, tenendo conto di variabili fondamentali: posizione dei pazienti, fasce orarie preferite, durata stimata degli interventi, competenze richieste, livello d’urgenza, ecc. I tragitti vengono ottimizzati, gli spostamenti ridotti e il carico di lavoro distribuito in modo più equilibrato.
Attraverso l’interfaccia, i team possono anche seguire i percorsi in tempo reale, modificare le agende, notificare automaticamente i pazienti e tracciare ogni intervento effettuato.
☝️ “I pazienti ricevono un SMS automatico il giorno prima e poco prima del nostro arrivo. L’applicazione registra anche l’inizio e la fine di ciascuna prestazione, permettendoci di verificarne la durata ed eventualmente adattare la presa in carico.” – Florian Savaris, reponsabile del network di fisioterapisti Mon Kiné au Luxembourg.
Software di ottimizzazione dei percorsi AntsRoute.
In Italia, il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) rappresenta uno strumento strategico per favorire la continuità delle cure, anche a domicilio. Permette di raccogliere in formato digitale informazioni cliniche fondamentali – referti, prescrizioni, piani terapeutici, lettere di dimissione – e, con il consenso del paziente, può essere consultato da diversi professionisti sanitari coinvolti nel percorso di cura. Nella pratica, l’adozione e l’integrazione del FSE variano ancora da regione a regione, e la consultazione da parte degli operatori non è sempre immediata. Tuttavia, il progetto attualmente in corso punta a rendere il sistema più uniforme, accessibile e interoperabile.
In Italia, il monitoraggio a distanza tramite dispositivi medici connessi rappresenta una frontiera in evoluzione, con alcune esperienze regionali già attive, soprattutto in ambito sperimentale o emergenziale. Durante la pandemia, ad esempio, alcune regioni hanno avviato progetti di telesorveglianza domiciliare, consentendo il controllo da remoto di parametri vitali e l’intervento tempestivo in caso di criticità. La strada è tracciata, e il potenziale per migliorare la qualità delle cure e alleggerire il carico sugli ospedali è evidente.
Soluzioni digitali come CLICKDOC Teleconsulto e DOC 24 rendono possibile organizzare una visita medica a distanza, seguire un trattamento o confrontarsi con un professionista sanitario in pochi clic, sia da smartphone che da computer. Addio agli spostamenti inutili! Questi strumenti permettono di ridurre i viaggi non necessari e garantiscono un accesso più rapido alle cure, anche per chi vive in zone remote.
Gli assistenti virtuali e i chatbot personalizzati stanno diventando veri e propri alleati quotidiani per i pazienti affetti da patologie croniche. Promemoria per i farmaci, consigli alimentari, monitoraggio dell’attività fisica, messaggi motivazionali e osservazione costante: questi strumenti offrono un supporto su misura, disponibile 24 ore su 24. Un aiuto prezioso per affrontare la malattia con maggiore consapevolezza e serenità.
La pianificazione automatizzata delle visite e la possibilità di ricorrere al teleconsulto contribuiscono a ridurre sensibilmente i tempi di attesa. L’assistenza diventa così più tempestiva e meglio integrata nella quotidianità del paziente. Ne deriva anche una maggiore efficienza operativa, che consente di seguire un numero più elevato di pazienti nell’arco della giornata.
In futuro, grazie alla diffusione dei dispositivi connessi e all’integrazione con le cartelle cliniche elettroniche, i professionisti sanitari in Italia disporranno di una visione continua e aggiornata dello stato di salute dei pazienti. Questo permetterà di adattare con maggiore rapidità le decisioni terapeutiche, facilitare l’aggiustamento dei trattamenti, individuare precocemente segnali d’allarme, ridurre il rischio di errori clinici e rafforzare la sicurezza dell’assistenza.
La condivisione dei dati consente un approccio realmente centrato sulla persona. Il percorso di cura si adatta allo stile di vita, ai bisogni e alle preferenze di ciascun paziente. Una personalizzazione che arricchisce l’esperienza di cura nel quotidiano. Il digitale permette così di andare oltre il semplice protocollo clinico, offrendo un accompagnamento su misura, più umano e più vicino.
☝️ “Quando si consegna a persone anziane, non ci si può limitare a lasciare un pacco davanti alla porta. È fondamentale adottare una visione centrata sul paziente e prendersi il tempo per uno scambio con ognuno di loro. AntsRoute ci permette di gestire anche questo tempo prezioso di relazione.” – Bertrand Mangin, responsabile delegazione logistica GHEMM.
☝️ “Il software ci consente di indicare un operatore da privilegiare, quando è il paziente a richiederlo. […] Questo ci permette di rispettare le preferenze dei pazienti e di garantire una migliore continuità delle cure.” – Florian Savaris, reponsabile del network di fisioterapisti Mon Kiné au Luxembourg.
I vantaggi della digitalizzazione dell’assistenza domiciliare.
Addio ai tragitti inutili e alle ore perse in strada! Grazie ai software per l’ottimizzazione dei percorsi, gli spostamenti vengono pianificati in modo intelligente, tenendo conto del traffico, della geolocalizzazione dei pazienti e della durata prevista degli interventi. Meno chilometri, meno stress, più tempo da dedicare all’assistenza. Il risultato? Giornate meglio organizzate, carico mentale ridotto e un equilibrio quotidiano finalmente più sostenibile.
☝️ “L’utilizzo del software di ottimizzazione dei percorsi AntsRoute ci permette di risparmiare tempo nella pianificazione e offre un potenziale incremento di produttività compreso tra il 15% e il 30%.” – Laurent Hamza, Team Leader presso Help Air à Domicile.
☝️ “Oltre a stabilire la priorità dei prelievi in base alla loro natura, è fondamentale calibrare con precisione il tempo previsto per ciascun intervento. Un prelievo a domicilio, ad esempio, richiede in media dodici minuti, mentre in una casa di riposo ne bastano otto, […]. È proprio su queste stime che la soluzione elabora un percorso ottimizzato per ogni giro.” – Nicolas Desjardins, CEO di Synlab Lorraine.
La digitalizzazione semplifica in modo significativo la quotidianità degli operatori sanitari, automatizzando compiti ripetitivi e onerosi come la redazione dei report, la gestione degli orari o l’invio delle prove di passaggio. Queste funzionalità, integrate nelle app mobili o nei software dedicati, consentono di ridurre il carico mentale e di riportare l’attenzione su ciò che conta davvero: la cura del paziente.
Un dossier condiviso, accessibile in tempo reale da tutti gli operatori coinvolti, rende la circolazione delle informazioni più fluida ed efficiente. Risultati di esami, variazioni terapeutiche o raccomandazioni specifiche sono subito visibili, agevolando la coordinazione, evitando ridondanze e accelerando le decisioni cliniche.
La digitalizzazione consente agli operatori sanitari di dedicare più tempo ai pazienti.
La protezione dei dati sanitari rappresenta una priorità assoluta. Gli strumenti digitali devono garantire la riservatezza, l’integrità e la tracciabilità delle informazioni scambiate. Per farlo, è fondamentale che rispettino rigorosamente il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), utilizzino la crittografia dei dati, connessioni sicure e siano ospitati presso fornitori certificati per l’hosting di dati sanitari. Prevenire è sempre meglio che curare!
Perché la trasformazione digitale abbia successo, è fondamentale il coinvolgimento attivo delle équipe. E questo richiede molto più di un semplice aggiornamento tecnico. Percorsi formativi mirati, calati sulla realtà quotidiana (app mobili, dispositivi connessi, piattaforme di monitoraggio), aiutano i professionisti a sentirsi sicuri nell’uso degli strumenti. Ma è altrettanto importante sensibilizzarli alla protezione dei dati, per garantire un utilizzo consapevole, responsabile e in piena sicurezza.
Non tutti hanno familiarità con gli strumenti digitali. Le persone anziane, isolate o con disabilità devono poter contare su un supporto dedicato, affinché nessuno venga lasciato indietro. Interfacce semplificate, assistenza umana, soluzioni alternative (come il contatto telefonico o la versione cartacea): l’accessibilità digitale va progettata pensando all’equità, per garantire a tutti lo stesso diritto alle cure domiciliari.
La digitalizzazione dell’assistenza domiciliare non è un semplice optional tecnologico: è un cambiamento strutturale, che consente di aumentare l’efficienza, la tempestività, il comfort e la qualità delle cure. Ma deve sempre restare al servizio della persona.
Domani, l’intelligenza artificiale, la robotica medica o la capacità di prevedere i bisogni grazie ai dati sanitari arricchiranno ulteriormente questa trasformazione. Questo connubio tra tecnologia e assistenza domiciliare ha già dimostrato il suo valore. Ora non resta che adottarlo appieno, con intelligenza, etica e umanità.
Allora, cosa aspetti a scegliere AntsRoute? Prima di lanciarti, prova la nostra soluzione gratuitamente per 7 giorni!
Ottimizzare i percorsi di assistenza sanitaria a domicilio
Prova gratuita di 7 giorni | Non è richiesta la carta di credito
Contenu